Tuesday, February 15, 2011

Come nasce una fotografia

Mi è capitato di dover spiegare cosa significa per me fare una fotografia, e mi sono sempre trovato molto in difficoltà nel fornire una spiegazione adeguata. Ecco perchè l'altro ieri mi è venuto in mente di realizzare questo video:


Ho pensato che probabilmente, avendo la sensazione di "vedere con i miei occhi", si riesca a capire meglio tutto il processo che va dall'idea iniziale nella mia mente, fino al momento in cui decido di premere il pulsante dell'otturatore, e poi ancora, fino alla fotografia "finita" dopo il passaggio in post produzione.

P.s.: tutte le foto nel video sono state fatte semplicemente stando a casa mia, fuori faceva freddo :)

Saturday, February 12, 2011

Fotocamera: strumento dell'artista o ARMA?

Oggi stavo facendo una passeggiata per fare alcuni scatti e, tra un gatto curioso, e qualche foglia caduta a terra, mi sono messo a fare qualche prova di "panning" a qualche auto di passaggio. Ad un certo punto, un tizio con una mercedes modello flinstones, si ferma, scende e inizia ad inveire contro di me dicendo che non ho il diritto di fare le foto alle macchine che passano, che se voglio fare foto devo farle a casa mia, ecc. A questo punto, io gli ho fatto notare in maniera molto educata che 1) ero su suolo pubblico 2) non stavo facendo nulla di male, e le foto erano solo delle prove 3) avevo in mano una fotocamera e non una pistola. Per tranquillizzarlo ho comunque visualizzato la foto in cui era ritratta la sua auto (nella quale non era riconoscibile lui, e non si vedeva nemmeno la targa) e l'ho cancellata sotto ai suoi occhi. A quel punto ero convinto che tutto fosse sistemato, invece ha iniziato a chiedermi nome e cognome (che io ovviamente mi sono rifiutato di dargli) e mi ha addirittura minacciato dicendo "tra 20 minuti ritorno e se ti trovo ancora qua chiamo i carabinieri e ti denuncio". A quel punto, visto il tipo un pò fuori di testa, ho preferito assecondarlo con un "ok, non c'è problema" e mi sono allontanato. Poi mentre saliva in auto mi ha dato anche del deficiente ma vabbè, pazienza. Ora io dico, sta cazzo di legge sulla privacy ha proprio rotto le palle! Io capisco che per certi versi sia anche giusta (soprattutto quando si parla di minorenni), ma se siamo arrivati al punto in cui uno non può neanche uscire di casa per fare qualche foto del cazzo, allora siamo proprio alla frutta! ...quasi quasi apro una caffetteria a Tokyo e fanculo italiani...

Sunday, February 6, 2011

1000 origami

Tutti hanno sentito parlare della bomba atomica di Hiroshima, ma pochi sanno chi è, o meglio, chi era Sasaki Sadako. Tratto da wikipedia:
Sadako Sasaki (佐々木禎子, Sasaki Sadako) (7 gennaio 1943 – 25 ottobre 1955) è stata una bambina giapponese, vissuta nei pressi del Ponte di Misasa, ad Hiroshima; aveva solo due anni quando la bomba atomica Little Boy fu sganciata sulla sua città, il 6 agosto 1945.
La piccola Sadako si trovava a casa, a circa due chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo, ella divenne forte, coraggiosa e atletica. Ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per una grande gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.
La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella speranza di poter tornare presto a correre. Comunque, il suo desiderio non era limitato a questo; Sadako stava dedicando al suo lavoro il massimo impegno soprattutto perché credeva che così, avrebbe posto fine a tutte le sofferenze ed avrebbe curato tutte le vittime del mondo, ed avrebbe portato loro la pace.
Poco dopo aver intrapreso il suo progetto, Sadako conobbe un bambino nelle sue stesse condizioni, ed a cui era rimasto poco da vivere. Ella cercò di convincerlo a fare la stessa cosa, ma la sua risposta fu: so che morirò stanotte. Durante i quattordici mesi trascorsi in ospedale, Sadako realizzò gru con qualsiasi carta a sua disposizione, comprese le confezioni dei suoi farmaci.
Una versione della sua storia, vuole che Sadako fosse riuscita a completare 1300 gru, prima di morire; secondo un'altra, riferitaci da Eleanor Coerr nel suo romanzo Sadako and the Thousand Paper Cranes, Sadako sarebbe riuscita a completarne solo 644, mentre le restanti 356 sarebbero state aggiunte dai suoi amici. Infine, tutte le gru sarebbero state sepolte con lei.
Dopo la sua morte, i suoi amici e compagni di scuola pubblicarono una raccolta di lettere al fine di raccogliere fondi per costruire un monumento in memoria di lei e degli altri bambini morti in seguito alla bomba atomica di Hiroshima. Nel 1958, fu collocata all'Hiroshima Peace Memorial una statua raffigurante Sadako mentre tende una gru d'oro verso il cielo. Ai piedi della statua, una targa reca incisa la frase: Questo è il tuo pianto. La nostra preghiera. Pace nel mondo.

Visto che questa primavera andrò in Giappone, mi fermerò sicuramente a Hiroshima, per lasciare vicino alla statua anche le mie 1000 gru. Ci è voluto un sacco di tempo per farle ma alla fine la soddisfazione è stata veramente grande!
Di seguito un piccolo filmato e qualche foto:

Fase 1: come realizzare una gru di carta

Fase 2: ripetere per 1000 volte usando colori diversi :)
Fase 3: unire 10 gru alla volta con un filo:
Fase 4: realizzare un "grappolo" legando tra loro i fili
Fase 5: farsi 16 e passa ore di volo intercontinentale (con scalo...diretto solo 12 ore) più altre 2 o 3 ore di treno qua e là per arrivare a Hiroshima. Lasciare le gru vicino alla statua e rifarsi svariate ore di viaggio per tornare a casa.

Test EOS 500D

Proseguono i test per capire come potrò usare al meglio la nuova EOS 500D una volta atterrato nel paese del sol levante. Ho notato con sommo piacere che la batteria originale Canon è nettamente superiore alle altre tre batterie di concorrenza. Con la Canon riesco a fare 1h 10min di video prima che si scarichi (esattamente come riportato sul manuale), mentre con le altre sono arrivato al massimo a 40min scarsi. E poi uno si chiede come mai la batteria originale costa 45 euro quando quelle di concorrenza ne costano 15. Ci credo! Non hanno autonomia!
Ad ogni modo, oggi è stata veramente una bella giornata, con un clima primaverile e un cielo limpido. Ho quindi approfittato per fare il primo "vero" test sul campo facendo qualche foto e qualche video con condizioni climatiche finalmente decenti. Delle foto non parlo neanche, ve le mostro direttamente, tanto come al solito non posso che essere rimasto soddisfatto al 100%. Ho anche provato qualche macro usando i live view e devo dire che non è niente male! I video richiedono invece più pratica. Per quanto riguarda le riprese su cavalletto nessun problema, ma realizzare video mentre si cammina è più impegnativo del previsto. Le vibrazioni sono veramente molte e non avendo obiettivi con lo stabilizzatore, bisogna fare molta attenzione a qualsiasi movimento violento. Per ridurre l'effetto "mal di testa" ho utilizzato un monopiede che ha migliorato di molto la stabilità. Ancora qualche uscita per fare pratica e tutto sarà sistemato. Domenica prossima, tempo permettendo, andrò a fare una passeggiata a Venezia per un ulteriore test.