Thursday, May 2, 2013

Giappone 2013: Iga e Ise!

Per il sesto giorno avevamo in programma la visita alle città di Iga e Ise. Di solito si fanno in giorni separati, ma noi abbiamo tentato di fare tutto in un giorno solo. La sveglia era puntata alle 5:30, ed io alle 5:33 ero già in bagno. Appena mi sono seduto sulla tazza riscaldata del wc ha iniziato a vibrare tutto. Terremoto! Era un bel 6° grado che stava scuotendo la città di Sumoto, a circa 110 km da Kyoto. Da noi è arrivato con un'intensità del 4° grado. Quando sono uscito dal bagno Christian mi ha chiesto "oh, ma quanto te lo sei sgrullato?". Ancora non avevamo notizie del terremoto (non pensavamo certo ad un 6° grado...) e così ci siamo avviati verso la stazione dei treni di Kyoto. Quando siamo arrivati abbiamo scoperto però che tutti i treni erano fermi, proprio a causa del terremoto. Non era successo niente di grave, ma stavano controllando eventuali danni alle linee in tutta la zona a sud di Kyoto. A quel punto su internet hanno iniziato a girare le prime informazioni sul terremoto, 6° grado e 23 feriti. Un bello scossone...!!!
Fortunatamente, dopo circa un ora, i treni hanno ricominciato a muoversi, e siamo quindi saliti su un locale con direzione Nara. Ecco cosa diceva il programma della giornata:

  • treno Kyoto -> Kizu
  • treno Kizu -> Kamu
  • treno Kamu -> Iga-Ueno
  • treno Iga-Ueno -> Ueno-shi
  • visita al museo dei Ninja e al castello di Iga
  • treno Ueno-shi -> Iga-kambe
  • treno Iga-kambe -> Ujiyamada
  • visita al santuario Naiku
  • spostamento in autobus e visita al santuario Geku
  • spostamento in autobus verso Toba con fermata a Meoto-Iwa
  • treno Toba -> Nagoya
  • treno Nagoya -> Kyoto
Insomma, il programma sembrava più un test per verificare l'efficienza delle linee ferroviarie giapponesi piuttosto che una visita a santuari e castelli. Infatti, alla fine devo ammettere che ho apprezzato davvero tantissimo i viaggi in treno per raggiungere le varie mete. Da Kyoto fino a Iga, ad ogni cambio, il treno diventava sempre più piccolo, fino a somigliare ad una delle nostre litorine. Anche le stazioni diventavano sempre più piccole e sperdute, prima in mezzo ai campi, poi tra le colline, poi ancora in mezzo al nulla. Veramente un viaggio affascinante, lo rifarei solo per quello!









Dopo la prima serie di treni ci siamo ritrovati quindi a Iga. Qualche secondo per orientarci, e poi ci siamo diretti verso il museo dei Ninja. 700 yen buttati nel cesso, veramente una cagatissima! L'unica cosa che si è salvata è stata la ragazza che ci ha spiegato il funzionamento di alcuni "trucchi" ninja. Erano le solite pareti a scomparsa, assi mobili nel pavimento con nascoste katane e altre armi, ecc. Nonostante lei parlasse soltanto in giapponese, si è fatta capire benissimo a gesti, e poi era veramente molto carina e dolce :) A parte questo, potevamo evitarlo e risparmiare tempo prezioso, visto che avevamo un ora di ritardo a causa del terremoto.
Abbiamo poi proseguito verso il castello, piccolo ma carino. Qualche scatto decente sono riuscito a farlo, compresa una piccola panoramica della città di Iga, da una finestra dell'ultimo piano del castello.










Archiviata la pratica castello, siamo tornati alla stazione dei treni, prendendo uno spuntino al volo in un combini. 




Dopo altri due cambi, siamo arrivati finalmente a Ise. Volevamo ammirare i famosissimi templi della città. Due di questi, uno dedicato ad Amaterasu, e l'altro a Toyouke, vengono ricostruiti ogni 20 anni. Il nuovo tempio viene costruito accanto a quello vecchio, che successivamente viene smantellato. Noi abbiamo avuto la fortuna di andare li proprio quando stavano ultimando la costruzione dei templi nuovi, e pensavamo di vederli entrambi. Super delusionissima quando abbiamo scoperto che non si vedeva praticamente niente! I templi erano nascosti da barricate e si vedeva solo una parte del tetto :(
Le uniche foto che siamo riusciti a portare a casa sono state fatte al bosco attorno agli edifici :(




L'unica nostra speranza era riposta sulle wedding rocks, due rocce sul mare, legate da una corda a simboleggiare l'eterna unione. Avrete sicuramente visto qualche foto su internet. Fatto sta che, a causa dell'ora di ritardo accumulata la mattina, non siamo riusciti a vederle, pena perdita dell'ultimo treno utile per tornare a casa in tempo :( Maledizione!




Se non altro, ho fatto un bel servizio fotografico ai treni giapponesi :) E non mi stancherò mai di dirlo, i trasporti in Giappone funzionano divinamente! Sia gli autobus, ma soprattutto i treni, sono precisissimi, pulitissimi e comodissimi! Noi pensavamo di perderci, tra tutti quei cambi da effettuare, invece è andato tutto liscio come l'olio, incredibile!

Beh, giornata finita, ci si vede al prossimo resoconto e, ecco la foto migliore della giornata:


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